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NUTRIRE I MILLENNIALS: LUSSO RIDEFINITO

I Millennials spendono di più per mangiare fuori, ma le loro mutevoli aspettative continuano a modificare il settore del cibo e della ristorazione di lusso.

PANORAMICA

La spesa, per i Millennials, è diversa da quella delle generazioni più vecchie. Secondo i dati del Dipartimento per l’Agricoltura degli Stati Uniti, i Millennials spendono il 44% per mangiare fuori almeno una volta alla settimana, e il loro comportamento predilige, alle esperienze tradizionali di ristorazione di lusso, gli ingredienti etici e biologici in ambienti casual e veloci. Questo atteggiamento sta avendo enormi effetti sull’industria della ristorazione.

 

LUSSO CASUAL

La generazione Millennials è affamata di tempo e questa ossessione guida i concetti di ristorazione “fast casual”. Il segmento cresce con mini catene rapide, che mixano ingredienti sostenibili e biologici, con la necessità di velocità e convenienza sempre alla ricerca di design, e soprattutto la presentazione di piatti Instagram-friendly che è sempre più crescente. La cultura casual della ristorazione e una reputazione ben consolidata per i cibi sani ha dato origine a Los Angeles ad una catena Lemonade in stile caffetteria, conosciuta per la sua cucina “California comfort”, così come Sugarfish catena estremamente popolare in N.Y. che offre un’esperienza sushi a prezzi accessibili, combinando i menù di degustazione esotici con il servizio di cuochi in linea, piuttosto che uno solo. Un ltro caso è Tyme con il nuovo servizio si propone di offrire pranzi all-in-one, ispirati alla tendenza alimentare DIY (do it yourself) in un solo vaso. Tyme incoraggia anche la vita senza sprechi, offrendo ai clienti $1 per ogni contenitore restituito

 

CENA A BUON MERCATO

Per la maggior parte dei consumatori, visitare un ristorante di fascia alta è un’ occasione speciale e pensando ai budget limitati dei millennials e alla loro voglia di creare una social experience, qualche operatore della ristorazione sacrifica alcuni diktat del settore come le tovaglie bianche, il servizio a tavola, la preparazione elaborata, per creare nuovi avamposti casual o takeaway, ispirati al successo di catene pionieristiche come Chiptole o Shackle Shack di Danny Myer. Il ristoratore Will Guidara e lo chef Daniel Humm che gestiscono l’elegante Eleven Madison Park di N.Y., stanno fornendo il più alto esempio della tendenza “fast-fine” con un menù elaborato, vincendo nel 2016 il primo posto nell’elenco dei migliori 50 ristoranti del mondo, mentre Made Nice inaugurato questa primavera, ricombina gli elementi fondamentali di Eleven Madison Park, per creare un’esperienza più accessibile. Un altro caso quello di Humm ha adattato i classici piatti del ristorante con un prezzo più basso e una presentazione takeaway. Invece lo spazio di Gjusta consente solo persone in piedi, ma la mancanza di sedie non impedisce mai un flusso costante di clienti che si affacciano su una delle esperienze più buz (che agevola il chiaccherio) della città.

 

I Millennials, quindi preferiscono luoghi con un’atmosfera più casual e per questo motivo spendono di più, il che significa che i ristoratori dovranno assecondare il ritmo della loro vita, garantendo di non sacrificare la qualità del cibo e l’attrattiva dei piatti, dal momento che questa generazione ama documentare i propri pasti e i luoghi.

stay tuned!

Fonte ricerca: WGSN Limited_Private Company Information

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