THE CABINE CONCIERGE: CONNECTED CAR RETAIL
On | 923Le auto ormai dialogano con lo Smartphone e si collegano ad Internet e i produttori di automobili stanno collaborando con i commercianti al dettaglio, per creare un viaggio senza interruzioni con i clienti.
ANALYSIS
Gli americani trascorrono una media di 46 minuti al giorno nella propria auto, secondo un sondaggio condotto dalla AAA Foundation for Traffic Safety. L’esperienza di guida tradizionale limita l’attenzione del guidatore agli annunci radiofonici, che così hanno pochi punti di contatto con i rivenditori, per poterli raggiungere mentre guidano. Dal momento che, le auto si collegano ad Internet, sono destinate a diventare un centro di attività con un potenziale crescente e diventare una piattaforma di commercio elettronico, che porta l’esperienza dei negozi fisici verso un altro tipo di esperienza di negozio virtuale shopping online.
Gli avanzamenti nella “mobilità cognitiva” possono ottimizzare il tempo trascorso in auto. Attrezzare i veicoli con le capacità di elaborazione di un computer o uno smartphone permetterà di utilizzare l’apprendimento per riconoscere le abitudini di guida e fornire corrispondenti messaggi di marketing. Questo nuovo canale di vendita aprirà nuove opportunità per i rivenditori di tutti i tipi, rendendo più efficiente l’esperienza d’ acquisto.
COGNITIVE MOBILITY
Gli ingegneri automobilistici stanno già sviluppando le prime auto completamente collegate e autonome. Anche se siamo ancora distanti da un mondo senza guida attiva, le capacità digitali del veicolo medio stanno avanzando rapidamente e cambiando il modo in cui i guidatori trascorreranno il tempo in macchina. Dall’introduzione della tecnologia Bluetooth alla produzione automobilistica principale, le auto sono in grado di connettersi ad Internet e diventare un dispositivo in proprio. La società americana General Motors (GM) ha collaborato con IBM per creare la prima piattaforma di mobilità cognitiva, OnStar Go, che stanno già sviluppando nel 2017 ed hanno già presentato ai rivenditori le possibilità di mobilità cognitiva per guidare le vendite. I partner finora inclusi sono Mastercard, Exxon Mobil, iHeartRadio e Glympse, un’applicazione di condivisione in tempo reale. Il valore della tecnologia OnStar Go sta nella sua capacità di personalizzazione e i rivenditori saranno in grado di estendere la comunicazione con i consumatori al di là dell’esperienza in-store o di shopping online, utilizzando dati per fornire servizi personalizzati su richiesta.
CUSTOMER EXPERIENCE
Un sondaggio di IBM Automotive del 2016 ha evidenziato un’ evoluzione nelle preferenze dei guidatori. Molti piloti sentono un senso di disconnessione durante la guida, perchè non possono accedere o utilizzare il proprio cellulare e preferiscono che l’auto possa fare più cose per loro. L’automobile collegata colmerà il divario e creerà una maggiore connettività “sempre in funzione”, oltre ad offrire maggiori opportunità, per i brands, di raggiungerli. La connettività digitale e le funzionalità hi-tech non si limitano più al settore del lusso, in quanto la domanda dei consumatori per i servizi personalizzati e la gratificazione immediata continua a crescere. I servizi personalizzati sono fondamentali e OnStar Go può riconoscere quando il serbatoio di benzina è in esaurimento, indicando la stazione più vicina per il rifornimento e completando la transazione automaticamente. Anche ricordare ad un genitore occupato di prendere i pannolini sul cammino, indicando il prezzo migliore d’acquisto. Il personale dedicato viene avvisato per preparare gli oggetti e il tutto viene notificato dall’auto quando il cliente sta avvicinandosi per il ritiro. L’alimento e la bevanda sono il settore chiave da guardare, tanto che nel gennaio 2017 Amazon e Starbucks hanno annunciano che stanno collaborando per dare ad Alexa la possibilità di prendere ordini da un utente e pagare tramite la piattaforma di pagamento mobile. Ford ha già modelli di auto dotati di Alexa (assistente virtuale) che rispetteranno l’ordine del conducente.
VOICE CONNECTIVITY
A causa della natura connessa degli smartphone durante la guida, il riconoscimento vocale è un elemento chiave di un’auto ad alte prestazioni mobile. Gli assistenti virtuali di Google, Amazon e Microsoft stanno creando partnership con i principali produttori di automobili del mondo, come Ford, Volvo, Volkswagen e Mercedes che impiegheranno Alexa di Amazon. Altre importanti aziende tecnologiche sono ansiose di entrare anche nel settore automobilistico, come Nissan e BMW che impiegano un’ assistente vocale Microsoft, mentre Fiat Chrysler gestisce un sistema di Google Assistant.
“[CUSTOMERS] DON’T NEED ANOTHER AD MECHANISM IN THEIR VEHICLE. THEY NEED SERVICES AND EXPERIENCES BESPOKE TO THEM. [ONSTAR GO] IS A TOOL TO CONNECT PEOPLE WITH THE PLACES AND BRANDS THEY’RE ALREADY ENGAGED WITH. IT’S DESIGNED TO TAKE THE FRICTION OUT OF THE SERVICE” Joanna Pena-Bickley | Global Chief Creative Officer, IBM
FUTURE FORWARD
Le preoccupazioni per i dati e la privacy rappresentano una delle sfide più ovvie per il futuro sfrenato del rivenditore di auto collegate. Secondo IBM, l’ automobile media collegata oggi produce fino a 25 GB di dati ogni ora e la soluzione finora è stata quella di mantenere informazioni sensibili con servizi di terzi. I conti e le altre informazioni sul pagamento sono collegati all’account individuale dell’utente e risiedono al di fuori della vettura in caso di furto o interruzione.
“THE AUTO INDUSTRY IS POISED FOR MORE CHANGE IN THE NEXT FIVE TO TEN YEARS THAN IT’S SEEN IN THE PAST 50.”Mary Barra|CEO, General Motors
ACTIONS POINT
Rimangono comunque delle domande sulla realtà della mobilità cognitiva. Sebbene abbia una vasta gamma di potenziali utilizzi, la sua effettiva efficienza dipende dai rapporti con i commercianti ed i servizi di pagamento. La natura aperta della tecnologia consente ai rivenditori la libertà di andare sul mercato con le proprie strategie, come ad esempio il prezzo dinamico. Per l’industria automobilistica tenere il passo con la tecnologia significa che i produttori dovranno collaborare con altre aziende e questo aprirà nuovi flussi di entrate per entrambe le parti, in quanto l’industria automobilistica si evolve da un modello di vendita transazionale ad un modello di servizi ricorrenti. I servizi devono soddisfare le esigenze e le richieste dei consumatori che si sono abituati ad un settore di servizi “uberizzato”.
Fonte ricerca: WGSN Limited_Private Company Information