Questa è la mia storia.
Lasciatemi condurvi nel viaggio della mia vita. Tutto ha inizio nel 1982, quando ho dato vita alla Gierre, un’agenzia di pubblicità unica nel suo genere, custodita nel cuore di un vecchio mulino restaurato, ornato da maestose finestre rosse che guardavano sulla viva campagna emiliana. I miei primi passi nel mondo del lavoro, un periodo semplicemente magico dove potevo respirare l’aria della realizzazione e dell’energia pura.
I miei giorni erano un turbine creativo dedicato alla creazione di slogan incisivi, alla scoperta dei segreti per conquistare i consumatori e al mistero di perché essi si innamorino di un prodotto anziché di un altro. Fate una scansione visiva intorno a voi e c’è una buona probabilità che un prodotto che toccate, gustate o utilizzate ogni giorno porti il segno invisibile del mio dedalo creativo.
Il box doccia dove sciogliete la vostra fatica, le piastrelle che addobbano la vostra casa, il caffè che culla le vostre mattine, la pasta fresca che arricchisce la vostra tavola, fino al vostro arredo di charme o quel vestito di moda che indossate: ognuno di questi è stato culla della mia creatività. Ogni giorno, ho sussurrato storie nella mente dei consumatori, dando forma e sostanza al branding di innumerevoli prodotti.
Il domani mi attendeva con sfide e difficoltà, facendomi maturare attraverso una serie di emozionanti avventure commerciali. L’essenza di queste esperienze è la capacità di catturare i dettagli più infinitesimali, scolpendoli in soluzioni affascinanti che alimentano le future tendenze del consumo e della pubblicità. E così la pubblicità è diventata il battito del mio cuore; il mio mestiere.
Questo il mio lavoro.
Il mio mondo ruota intorno all’ispirazione: quella che scaturisce da una fotografia, da un libro, da un semplice frammento della storia della comunicazione. La creatività è il mio nutrimento, la curiosità è il mio radar, le nuove sfide sono il mio traguardo. Quando un’idea mi illumina la mente, che sia un concept, un titolo o una strategia, la trasferisco anche su qualsiasi superficie a mia disposizione, un pezzo di carta, una tovaglietta di un bar o anche un sacchetto di pane.
Certo è che dall’idea alla realizzazione del progetto completo, il passo è tutt’altro che breve; c’è la parte di ricerca dei trends, il mood, copyright, la grafica, le fotografie, i media on-line e off-line da pianificare e per questo mi avvalgo della Gierre Crew al mio interno. Devo trovare la chiave comunicativa e la forma estetica, che armonizzi la creatività in base al target a cui è rivolta la futura comunicazione. Quando sento che ad una azienda ho dato tutto, cerco altrove, ma tutto questo mi dà la possibilità di conoscere realtà diverse, persone e culture nuove. E ogni volta si riaccende la passione.
La cosa più bella del mio lavoro.
Vedere un progetto di comunicazione che diventa realtà.