• Home
  • MENTALITÀ
  • PROGETTI
  • Attività
  • Blog
  • MASTERCLASS
  • About Me
  • STORYTELLING
  • Contatti
  • CONSULENZA MARKETING
  • PROGETTO DI COMUNICAZIONE
  • COMUNICAZIONE DIGITALE
Ultimi articoli
  • Digital TV “IN SALOTTO CON”
  • The Moon Notebook
  • La pubblicità fatta bene fa vendere
  • 2023 L’era dei dipendenti influencer
  • Pillole per il tuo lavoro
Categorie
  • Automotive Trend
  • Design Trend
  • Digital Trend
  • Food Trend
  • Marketing Trend
  • MasterClass
  • Project Case Study
  • Video
© 2017 Thimfy.com - Elite ThemeForest Author. Powered by WordPress

  • Home
  • MENTALITÀ
  • PROGETTI
  • Attività
  • Blog
  • MASTERCLASS
  • About Me
  • STORYTELLING
  • Contatti
  • CONSULENZA MARKETING
  • PROGETTO DI COMUNICAZIONE
  • COMUNICAZIONE DIGITALE
Food Trend

FICO EATALY WORLD | Cosa è, come è nato, come funziona

On giovedì, Dicembre 7, 2017 | 3.981

Siete già andati a visitare FICO Eataly World ?
Fico, il più grande parco agroalimentare del mondo, dove scoprire i sapori Italiani, mangiare di gusto nei chioschi o ristoranti, fare la spesa e volendo si possono esplorare le attrazioni in bici girando per i suoi 100.000mq.
Non perderti questo viaggio nel mondo food !

Il progetto è gigantesco e dunque di difficile definizione. Come tutte le cose grandi ognuno si sta facendo la propria idea di cosa sia realmente Fico. L’inaugurazione è avvenuta alla metà di novembre ed è un luogo che ambisce a formare le coscienze di grandi e piccini.

C’era una volta il Centro Agro Alimentare di Bologna (CAAB) in una zona periferica della città di Bologna e l’amministrazione comunale pensò nel 2012 di coinvolgere Oscar Farinetti di Eataly per creare un grande contenitore sul cibo. Riescono così a portare a termine il progetto sconfinato, inclusa l’invenzione del nome-brand: FICO, fabbrica italiana contadina, un mix tra Expo e Eataly insieme.

 

Come funzionano le fabbriche?

I numeri del progetto sono impressionanti, 10 ettari, di cui 8 al coperto, 150 anziende coinvolte, 700 posti di lavoro più l’indotto, 40 fabbriche che altro non sono che luoghi in cui le aziende non solo vendono e somministrano ma anche producono con impianti veri e propri, 6 aule didattiche, 6 giostre educative a tema, un centro congressi da 1000 posti, 47 punti di ristoro, il mercato, le botteghe, il bazar, 200 capi di bestiame negli allevamenti circostanti, 2000 coltivazioni negli appezzamenti dimostrativi.

 

Fico in pianta è una sorta di “elle”, al centro una pista ciclabile che la percorre tutta (centinaia di bici a tre ruote, brandizzate Bianchi, mentre la navetta interna è brandizzata da Trenitalia) e ai lati i camminamenti pedonali sui quali si affacciano i chioschi e le fabbriche, all’esterno delle fabbriche le aree esterne, coerenti con le fabbriche stesse.

 

Per capirci, la fabbrica di Granarolo ha all’esterno i recinti con le vacche, la fabbrica di Urbani Tartufi ha all’esterno vivai per farsi a casa propria la “piantagione” di tartufi, oltre che una tartufaia dimostrativa. La fabbrica dell’olio del Frantoio Roi ha all’esterno un’aiuola con alcune varietà di ulivi, e così via….

Il sistema delle fabbriche è ancor  più interessante non tanto perchè permette alle aziende di fare formazione ai clienti, quanto perchè è ideale come banco di prova per nuovi prodotti. Sostanzialmente il sistema delle fabbriche consente alle aziende e ai brand di spostare in un luogo condiviso, il tradizionale centro di formazione, dimostrazione & ricerca aziendale, dove le aziende più illuminate e aperte accolgono clienti, turist, scolaresche, distributori. Oggi lo si può in questo luogo accentrato, al cospetto di milioni di contatto all’anno.

 

Il ruolo di Fico

“Questa non è la mecca del consumismo, è il luogo dove si impara il cibo e dove si fa la lotta agli sprechi”. Grazie ad uno storytelling efficace e coinvolgente, Fico lascia l’impressione di stare in un luogo dove per te sono state selezionate le migliori realtà del made in Italy, ti convince che una visita approfondita può soddisfare gran parte delle tue necessità di conoscenza sull’agroalimentare del paese con più biodiversità al mondo. E uno dei target sono proprio i giovani nella fascia tra 8 e 16 anni, “nel momento in cui si comincia a pensare con la propria testa”, dice Farinetti.

Eataly e Coop hanno concepito il progetto di retail shop sul food più innovativo del mondo. Qualcosa che dà reali risposte all’attuale crisi del retail e alla crisi superiore che verrà. Una innovazione che parte dall’Italia e rispetto alla quale tutti dovremmo essere orgogliosi. Già oddi è infatti complicato convincere il consumatore a recarsi in un punto vendita, l’appeal dell’e-commerce è soverchiante. Domani, quando grazie alla tecnologia quasi tutte le difficoltà logistiche e di delivery saranno superate, sarà plausibile la prospettiva di supermercati e grocery store strutturalmente mezzi vuoti. Si salveranno in pochi, solo quei progetti capaci di completare l’esperienza di saper aggiungere elementi di intrattenimento e di crescita, capaci di unire all’acquisto anche la somministrazione, il coinvolgimento, l’interazione, la partecipazione, come appunto Fico. Sarà solo in questi spazi che le famiglie continueranno ad andare a fare la spesa: i supermarket tradizionali non avranno più grande motivo di esistere.

 

Perchè puntare così tanto sulla formazione e la didattica?

Eataly World non ha rivali nel suo genere, a livello didattico che è tutta demandata alle aziende. I consumatori così sono centrati in pieno dal formidabile storytelling eatalyano e il coinvolgimento emotivo della narrazione sarà tale che una buona percentuale dei destinatati della filiera didattica di Fico andranno via da Bologna forti della convinzione di aver acquistato i migliori prodotti.

 

Fico non è interessante tanto perchè è “contadino”, quanto perchè invece dà la possibilità di osservare da vicino processi autenticamente industriali e applicazioni nel settore alimentare della grande meccanica di precisione italiana. Non è interessante tanto perchè ci fa imparare delle cose, quanto perchè è la più avanzata e geniale risposta alla crisi del commercio al dettaglio.

 

 

Giancarlo Rovatti

 

Condividi
0 Tags: consulenza marketing, Food, storytelling, trend

Related Posts

2023 L’era dei dipendenti influencer

On lunedì, Gennaio 9, 2023 | 890

Pillole per il tuo lavoro

On mercoledì, Dicembre 7, 2022 | 125

MASTERCLASS | La Pubblicità cambia tutto, in particolare il tuo mercato

On venerdì, Ottobre 14, 2022 | 272

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

About Me
Giancarlo Rovatti

Il lavoro continua dal 1982. Prima la Pubblicità, poi il Marketing, la Comunicazione Digitale e oggi la Mentalità con progetti strategici personalizzati che portano valore e creano engagement con il tuo target. La cosa più bella del mio lavoro? Vedere un progetto che diventa realtà!

Subscribe & follow
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

    cliccando su ISCRIVITI dichiaro di aver letto e accettato l’informativa Privacy

    MASTERCLASS
    Recent Posts
    • Digital TV “IN SALOTTO CON”

      Digital TV “IN SALOTTO CON”

      16 Febbraio 2023
    • The Moon Notebook

      The Moon Notebook

      27 Gennaio 2023
    • La pubblicità fatta bene fa vendere

      La pubblicità fatta bene fa vendere

      19 Gennaio 2023
    Categorie
    • Automotive Trend (17)
    • Design Trend (40)
    • Digital Trend (77)
    • Food Trend (59)
    • Marketing Trend (136)
    • MasterClass (7)
    • Project Case Study (103)
    • Video (22)

    Gierre di Rovatti Giancarlo - Via Carlo Marx, 84 - 41012 Carpi (MO) - P. IVA 03310890367

    Privacy PolicyCookie Policy