SWEETGREEN E SOCIAL MEDIA
On | 1.728Nel 2007, tre studenti della Georgetown University, si trovarono in difficoltà per la loro salute in fatto di alimentazione, per come veniva erogata nel campus. Dopo la laurea fu così che pensarono di creare il cibo Softgreen, con l’obiettivo di fornire cibo etico e fonti sostenibili, in un ambiente informale come quello dei Millennials.
Un decennio dopo, la catena di insalate si è ampliata di 64 porzioni diverse, accumulando un fornito seguito di questo culto, grazie alla sua trasparenza e all’ impegno ad essere culturalmente consapevoli. Questo vale per la vita reale, così come i suoi cinque canali di social media, che si sposano a belle immagini per divulgare questa loro mission.
PANORAMICA
Il co-fondatore Nicolas Jammet, di questo modello di business nel food, punta oggi ad ottenere fino a 100 punti vendita entro la fine del 2017, dimostrando così, come questo tipo di cibo possa essere divulgato su larga scala. Non ha nessuna intenzione di adottare il modello di franchising tipico dell’industria del fast food, ma diventare pionieri della tavola farm-to, preferendo continuare l’evoluzione naturale del Sweetgreen.
SOSTENTAMENTO SOSTENIBILE
Autenticità, sostenibilità e impatto sono i valori fondamentali del Sweetgreen. Questo traspare in ogni prodotto servito, e si traduce anche nell’esperienza online. L’immaginario del marchio su Instagram, sottolinea l’importanza di ridurre al minimo lo spreco alimentare durante la coltivazione, l’approvigionamento e il consumo di alimenti sani. Anche i video di Youtube comunicano questi valori. Dan Barber proprietario e chef del Blue Hill è un altro sostenitore di questi valori “siamo una cultura che tende a sprecare, perchè possiamo permetterci di sprecare”
DIRETTAMENTE DALLA FONTE ALLA NARRAZIONE
Sweetgreen utilizza il profilo Instagram delle persone con cui lavorano: da agricoltori urbani che forniscono i prodotti, agli artisti il cui lavoro può essere trovato nei loro ristoranti, ed è emerso che la piattaforma è una narrazione autentica di immagini e di contenuti.
CIBO SEMPLICE, PALETTE SEMPLICE
L’account Sweetgreen di Instagram è altamente curato e dispone di un sano mix di vegetariani e di preparazione di alimenti conditi con le immagini patinate di pratiche succulenti, musica e benessere come lo yoga. Se la varietà di immagini è alta, la palette colori è pulita e semplice, e si traduce nell’esperienza in-store e nell’imballaggio, evidenziando così il suo valore fondamentale: il cibo semplice.
INSALATA LANGUAGE
Il linguaggio usato da Sweetgreen è positivo e socialmente “sticky”. Il marchio racchiude anche la sua critica sociale con un gioco di parole, producendo merce con slogan umoristici, ispirati alla cultura pop, che sottolinea il loro amore per la musica e soddisfa anche i gusti dei giovani.
PARTNERSHIP
Le strategie di partnership di marca, mostrano come i marchi provenienti da mondi diversi che condividono gli stessi valori, stanno unendo le forze per offrire ai clienti due esperienze al prezzo di una. Sweetgreen ha formato diverse partnership di marca, con un senso: 1) Equinox – in riferimento al suo impegno per una vita sana, 2) Everlane: grazie al suo impegno comune per la trasparenza, 3) Goop: per il suo interesse nelle promozione del benessere.
UNA SERIE IN CORSO
Sweetgreen dispone di persone interessanti sul proprio Instragram, con la serie in corso che chiamano “byob” o “build your own bowl”. Il ristorante ha caratterizzato insalate fatte da micro-influencer tra cui, Minnie Kin e Caleb Thill, per mostrare le molteplici possibilità creative dei loro menù stagionali. I clienti hanno anche la possibilità di costruire la propria insalata, con gli ingredienti disponibili del giorno.
L’ULTIMA COMUNICAZIONE SOCIAL
I social media hanno il potenziale di presentare il vostro marchio di fronte a un vasto pubblico. Sweetgreen utilizza le sue piattaforme per comunicare le ultime tendenze e le novità dell’azienda: espansione dei prodotti e della localizzazione, aggionamenti dei menù e offerte limited edition. Gli sforzi dei social media dell’azienda agiscono come un veicolo di PR più efficiente, incoraggiando il pubblico a commentare i post e a estendere inviti esclusivi.
TRASPARENZA TOTALE
Sweetgreen utilizza colture stagionali da aziende agricole locali, che cambiano quattro volte l’anno. Queste sono mostrate nei menù, consentendo ai clienti di conoscere l’origine del cibo. Le cucine sono aperte, in modo che i clienti possono vedere i processi di preparazione. Questa trasparenza, nella catena di fornitura, viene visualizzata attraverso i social media in aggiunta agli sforzi caritatevoli, come donare il primo giorno di vendite di un nuovo punto vendita in beneficenza.
SUONI DOLCI
Sweetgreen è molto in contatto con le preferenze dei clienti, e ha realizzato nella fase iniziale del progetto, che il cibo e la musica non si escludono a vicenda, e possono essere gustati insieme, come un mezzo per costruire una vera e propria comunità. Da qui è nato il Sweetlife Festival, iniziato nel 2010, che ora ospita artisti come Halsey